Doppio appuntamento per la rassegna Prove d’Autore in occasione della Giornata mondiale del libro con letture sportive!
Venerdì 21 aprile alle ore 18.30 presso Cantina Corte San Benedetto (Arbizzano, Negrar di Valpolicella), Gaia Passamonti dialoga con Diego Alverà, autore di Il romanzo del Fuji. Lauda, Hunt, F1 1976 (66thand2nd editore, 2022).
È il 24 ottobre del 1976 e sul circuito giapponese alle pendici del monte Fuji la pioggia scende incessante dal mattino. In quest’ultima gara della stagione si deciderà il campionato di Formula 1. A contendersi il titolo, l’austriaco campione del mondo in carica Niki Lauda, che qualche mese prima al Nürburgring è stato vittima di un incidente terribile, uscendone vivo per miracolo, e l’inglese James Hunt, talento purissimo e spirito ribelle. I due piloti sono divisi da soli tre punti e uniti da una singolare amicizia. In un tempo e in uno spazio sospesi, nell’attesa di conoscere se la gara si correrà o meno a causa del maltempo, si muovono tutti i grandi protagonisti dell’automobilismo di quegli anni: non solo piloti,
come Lauda, Hunt, Emerson Fittipaldi, Clay Regazzoni, ma anche tecnici, meccanici e uomini di scuderia, come Mauro Forghieri, Alastair Caldwell, Daniele Audetto e Bernie Ecclestone. Diego Alverà, in questa storia vera più appassionante e tesa di un romanzo d’invenzione, racconta il variopinto mondo che anima il circus: una piccola folla di anime in movimento con i loro desideri e destini, passioni, ideali e interessi che si intrecciano, si incontrano e si allontanano. E sopra tutto questo, l’intenso, contraddittorio ed esclusivo rapporto tra Enzo Ferrari, che supervisiona ogni cosa e segue ogni corsa da Maranello, e il suo pilota Niki Lauda. Fuji 1976: una gara che segna il destino di un mondiale, ma anche l’inizio di cambiamenti epocali per la Ferrari e per tutta la Formula 1.
Diego Alverà, scrittore e storyteller, racconta storie grandi e piccole strappandole all’oblio per restituirle al presente sotto forma di narrazioni su carta, su web e dal vivo. È autore del blog Once in a Lifetime e dei libri Verona Milan cinque a tre (Scripta, 2013), Hellas Verona Story (Edizioni della Sera, 2017), T. Tazio Nuvolari. Pozzo 1928 (Scripta, 2018), Oltre Storie di eroi e antieroi dello sport (Ultra Sport, 2018), Ronnie Peterson. Quell’ultimo rettilineo (Giorgio Nada Editore, 2019), Ayrton Senna. Il predestinato (Giorgio Nada Editore, 2020), Idoli. Guida sentimentale di un calcio romantico (Edizioni della Sera, 2020), Gilles Villeneuve. Oltre il limite (Giorgio Nada Editore, 2022), Il romanzo del Fuji. Lauda, Hunt, F1 1976 (66thand2nd, 2022). Dal 2016 scrive, progetta e porta in scena, con il fortunato format di live storytelling “Diego Alverà racconta”, molte narrazioni originali dedicate a miti e icone dello sport, del calcio, dei motori, della musica, della montagna e dell’avventura. Le sue storie trovano inoltre spazio anche nelle numerose produzioni podcast di Storie avvolgibili, struttura di cui è direttore editoriale e autore.
Sabato 22 aprile alle ore 11.00 presso Casa Saertori 1898 (Negrar di Valpolicella), Mario Allegri dialoga con Darwin Pastorin, autore di Lettera a Bearzot. Il Vecio, Pablito, il Mundial ’82 e altri incantesimi (Compagnia editoriale Aliberti, 2022).
Quarant’anni dall’indimenticabile notte del Bernabeu. Una lettera “a cuore aperto” a Enzo Bearzot, il Vecio: l’artefice numero uno del trionfo mondiale del 1982. Un viaggio a ritroso nel tempo e nella nostalgia, dal Brasile a Torino, fino alla notte di Madrid. Il ritratto di un uomo sincero, dalla schiena dritta, un Don Chisciotte che non ha mai smesso di seguire i propri ideali ed essere fedele ai suoi valori. Un grande italiano di ieri, che avremmo tanto bisogno di avere ancora qui, oggi, in questo presente smarrito.
Darwin Pastorin è nato a San Paolo del Brasile il 18 settembre 1955, figlio di emigrati veronesi. Giornalista professionista dal 1981, è stato inviato speciale e vicedirettore di “Tuttosport”, direttore responsabile di Tele+ e Stream, direttore dei nuovi programmi di Sky Sport, vicedirettore e direttore di La7 Sport, direttore responsabile di Quartarete Tv. Tra i suoi libri: Lettera a mio figlio sul calcio, L’ultima parata di Moacyr Barbosa e Avenida del Sol (Mondadori, rispettivamente 2002, 2005 e 2007); Le partite non finiscono mai e Tempi supplementari (Feltrinelli, 1999 e 2002); Ode per Mané e Libero gentiluomo (Limina, 1996 e 2000); I portieri del sogno (Einaudi, 2009); con Giorgio Simonelli ha pubblicato Reti e parabole (Mursia, 2010) e, con il figlio Santiago, ha firmato Io, il calcio e il mio papà (Gallucci, 2007); Adesso abbracciami, Brasile! (Elliot, 2014), Lettera a un giovane calciatore (Chiarelettere, 2017), Gaetano Scirea: il gentiluomo (Giulio Perrone, 2019). Collabora con quotidiani e riviste e scrive per il teatro; per la sua attività di giornalista e scrittore ha vinto numerosi premi. È stato consigliere comunale, con delega alla cultura, del comune di Mazzè, in provincia di Torino. Si consiglia di seguire il suo blog in “Huffington Post”: https://www.huffingtonpost.it/author/darwin-pastorin/.