Gianluca Barbera, Mediterraneo, Solferino, 2021, pagine 240, euro 17 (sito dell’editore)
«La verità è che sto scappando. Qualcuno mi sta addosso.» È l’email inquietante che Giovanni Belisario riceve dal figlio Christian, da tempo lontano da casa e ora, a quanto pare, incappato in qualche guaio sull’isola di Creta. Nel messaggio c’è una richiesta di denaro, la promessa di ulteriori spiegazioni, insomma tutto ciò che serve per mettere in allarme un genitore e indurlo a partire. Ma arrivato in Grecia, Giovanni scopre che il giovane non è più lì. Forse è a Istanbul. Forse a Gerusalemme. In un viaggio scandito da messaggi vocali, indizi, incontri e incidenti, Belisario si immerge nel Mediterraneo, in ogni senso, mentre la caccia all’uomo si accompagna a una ricerca quasi filosofica sulle tracce di radici antiche. Su queste sponde infatti sembra di poterli incontrare tutti: da Arianna a Persefone, da Epicuro a Maometto… E anche la scomparsa di Christian appare legata a un oggetto molto particolare, capace di unire passato e futuro. Un oggetto che qualcuno sta cercando senza sosta e a qualsiasi costo. «Saremo anche rane che nuotano in uno stagno, ma quale stagno ha partorito così tante civiltà, così tante idee, così tanti mondi, e – perché no? – così tante guerre e tanti inganni?» riflette Belisario, intento alla sua Odissea di terra in terra e di porto in porto. Intrigante e colto, il nuovo libro di Gianluca Barbera riesce nella vertiginosa impresa di combinare avventura e romanzo filosofico, echi di spy story e tragedia classica, in un intreccio tanto appassionante quanto sorprendente.
GIANLUCA BARBERA è nato a Reggio Emilia nel 1965 e vive a Siena. Ha lavorato per anni in campo editoriale e ha pubblicato racconti su riviste e in antologie oltre a diversi romanzi, tra cui ricordiamo Magellano (2018) e Marco Polo (2019), entrambi editi da Castelvecchi e vincitori di numerosi premi. Collabora con le pagine culturali de «il Giornale». Per Solferino ha pubblicato Il viaggio dei viaggi (2020) e Mediterraneo (2021).